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Le Corbusier maison Dom-Ino

Nato nel 1887, Le Corbusier è stato uno dei pionieri dell’architettura moderna nel XX secolo. Le sue idee influenzano ancora oggi intellettuali e progettisti. Nel 1920 un progetto di fondamentale importanza; che in pochi segni anticipa e sintetizza l’essenza dell’architettura moderna, porterà una svolta nell’architettura ispirando il mondo per secoli a venire. Anche se questa innovazione si applica all’architettura e all’urbanistica, il principio che sta alla base può essere utilizzato per quasi tutti i settori delle arti. Il Dom-ino (Domos-innovazione) è essenzialmente una singola unità modulare che può essere organizzata in svariati modi e che può essere ripetuta per creare insiemi più complessi per molteplici fini.

Disegno della maison Dom-Ino di Le Corbusier

Disegno della maison Dom-Ino di Le Corbusier

Render IdeaProgetto della maison Dom-Ino di Le Corbusier

Render IdeaProgetto della maison Dom-Ino di Le Corbusier, con una bellissima Bentley 4½ Litre del 1929

In queste prime esperienze s’identifica l’origine di un percorso che lo porterà a dare una delle più famose definizione di architettura ovvero “il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi nella luce…le grandi forme primarie sono le più belle perché si leggono chiaramente”, come scriverà trenta anni dopo in Vers une Architecture.

Decisivo per la sua formazione professionale è l’incontro iniziale con l’architetto parigino August Perret, colui il quale sperimenta per la prima volta l’utilizzo di una struttura in calcestruzzo di cemento armato. Le Corbusier, lavorando presso lo studio di Perret, riesce ad approfondire questa tecnica costruttiva, allora innovativa, in grado di portare negli ambienti interni più aria e più luce grazie all’apertura di ampie vetrate.

L’interesse di Le Corbusier per la pratica costruttiva in cemento armato confluisce nella formulazione del progetto per la Maison Dom-Ino. È un sistema strutturale caratterizzato da un’ossatura in cemento armato che consente di articolare le piante e i prospetti dell’edificio in maniera indipendente dalla struttura. Il suo sistema progettuale è improntato dunque su l’uso di sistemi razionali, con moduli e forme molto semplici, secondo i principi del “Funzionalismo”. Con questo nuovo sistema si elabora una nuova estetica conosciuta con il nome di “Purismo”. L’uso di forme geometriche semplici, la ricerca dell’essenzialità simile a quella dei prodotti industriali, l’ossessione per il rigore geometrico classico, sono le regole da applicare sia in architettura quanto in pittura e in scultura.

Pubblicato nel 1923, Vers une Architecture è l’opera teorica più importante della prima metà del XX secolo. In essa, Le Corbusier espone i suoi celebri cinque punti alla base del nuovo modo di concepire lo spazio architettonico e di costruire un’abitazione con cemento armato.

  1. Pilotis (piloni) sostituiscono i voluminosi setti in muratura che penetravano fin dentro il terreno, per fungere infine da fondazioni, creando invece dei sostegni molto esili, poggiati su dei plinti, su cui appoggiare poi i solai in calcestruzzo armato. L’edificio è retto così da alti piloni puntiformi, di cemento armato anch’essi, che elevano la costruzione separandola dal terreno e dall’umidità. L’area ora disponibile è utilizzata come giardino, garage o – se in città – per percorrenze stradali.
  2. Il Tetto-giardino (tetto a terrazza) restituisce all’uomo il verde, che non è solo sotto l’edificio ma anche e soprattutto sopra. Tra i giunti delle lastre di copertura è messo il terreno con erba e piante, che hanno una funzione coibente nei confronti dei piani inferiori e rendono lussureggiante e vivibile il tetto, dove si può realizzare anche una piscina. Il tetto giardino è un concetto realizzabile anche grazie all’uso del calcestruzzo armato: questo materiale rende, infatti, possibile la costruzione di solai particolarmente resistenti perché resiste alla cosiddetta trazione, generata dalla flessione delle strutture (gravate del peso proprio e di quanto vi è appoggiato), molto meglio dei precedenti sistemi volti a realizzare piani orizzontali.
  3. La Plan libre (pianta libera) è resa possibile dalla creazione di uno scheletro portante in cemento armato che elimina la funzione delle murature portanti che ‘schiavizzavano’ la pianta dell’edificio, permettendo all’architetto di costruire l’abitazione in tutta libertà e disponendo le pareti a piacimento.
  4. La Facciata libera è una derivazione anch’essa dello scheletro portante in calcestruzzo armato. Consiste nella libertà di creare facciate non più costituite di murature aventi funzioni strutturali, ma semplicemente da una serie di elementi orizzontali e verticali i cui vuoti possono essere tamponati a piacimento, sia con pareti isolanti sia con infissi trasparenti.
  5. La Fenêtre en longueur (o finestra a nastro) è un’altra grande innovazione permessa dal calcestruzzo armato. La facciata può, infatti, ora essere tagliata in tutta la sua lunghezza da una finestra che ne occupa la superficie desiderata, permettendo una straordinaria illuminazione degli interni e un contatto più diretto con l’esterno.

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